La combinazione trombone-contrabbasso non è una delle consonanze più ricercate nella libera improvvisazione o quanto meno non ispira a registrazioni ufficiali. Ad ogni modo è un errore pensare che i due strumenti non siano ben assortiti nella loro associazione, è una sottovalutazione del binomio che invece ha espresso e può continuare ad esprimere punti di forza, con molto spazio di sviluppo per innovazioni ulteriori. Come fatto altrove su queste pagine per altri tipi di duo, qui di seguito vi propongo una manciata di lavori fondamentali, direi ricercati con il lanternino, provvisti di un commento estetico; qui ribadisco che non stiamo mettendo accanto il diavolo e l’acqua santa (1), ma i lavori selezionati, in alcuni casi di difficile reperibilità, vogliono solo dimostrare che l’interazione tra trombone e contrabbasso ha seguito nella free improvisation una direzione creativa commisurata per intero alle possibilità offerte dalle tecniche estensive e dai timbri. La libertà di intervento sugli strumenti è stata foriera di incontri strani ma estremamente validi sul piano tecnico tra trombone e contrabbasso, basati sulla microtonalità, la peristalsi imitativa, il contrasto e soprattutto la texture impostata in tempo reale: secondo me c’è uno spazio ampio per ulteriori evoluzioni su questo binomio, soprattutto per recuperare il terreno non guadagnato dalla sperimentazione dei trombonisti e contrabbassisti in sede personale; se sul terreno del dialogo abbiamo una seppur piccola storia, forse c’è un deficit sull’elettronica e le sue tendenze attuali, una trascuratezza dettata probabilmente da motivazioni personali e difficoltà logistiche. E’ un augurio il mio,