La musica di Pasquale Corrado

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Pasquale Corrado_Photo_©paola arpone & paolo sicardi

E’ grazie a Deleuze e Guattari che sono stati ribaltati in filosofia gli accessi al ‘tempo’. Quando Boulez nei suoi saggi e musiche si riferiva alla capacità di formare un ritmo non misurabile, fluttuante ma espressivo, non faceva nient’altro che riferirsi al pensiero dei filosofi contemporanei francesi di Mille plateaux: “…l’accadere è la forma a priori del tempo, che fabbrica ogni volta tempi differenti…”. L’affermazione di Deleuze e Guattari aveva colto un intuito generativo del tempo o, per quanto riguarda la musica, del ritmo o della sua scansione (la pulsazione), il che significava che esiste un potere genetico della pulsazione che può dilatarsi o non avere una periodicità stabilita, ma aldilà del differimento la moderna teoria sulla pulsazione mette in evidenza la potenza vitale del ‘piano ritmico’ così ottenuto: le pulsazioni germinali comportano un ritmo sempre in ‘transcodificazione’ e fanno splendere gli orientamenti della musica, le sue forme, le sue andature. Di questo insegnamento si è cibata la composizione contemporanea e proprio sul concetto della ‘pulsazione’ ha eretto il suo pensiero il compositore Pasquale Corrado (1979).
Sin dalle prime composizioni, Corrado ha manifestato il suo interesse per un

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Music writer, independent researcher and founder of the magazine 'Percorsi Musicali'. He studied music, he wrote hundreads of essays and reviews of cds and books (over 2000 articles) and his work is widely appreciated in Italy and abroad via quotations, texts' translations, biographies, liner notes for prestigious composers, musicians and labels. He provides a modern conception of musical listening, which meditates on history, on the aesthetic seductions of sounds, on interdisciplinary relationships with other arts and cognitive sciences. He is also a graduate in Economics.