Klaus Lang: tönendes licht.

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Non dev’essere molto semplice configurare una musica che nell’osservazione delle sue influenze non ne voglia sottolineare nessuna. Per il compositore Klaus Lang (1971) questo difficile passaggio estetico sembra possibile. Lang dà il suo sguardo alla storia, ne acquisisce la portata innovativa mettendo in pratica un piano di strutture che possano ben configurarsi nei tempi attuali, ribadisce il valore della contemplazione delle strutture stesse senza volerle caricare di enfasi religiosa o filosofica. L’impronta di Lang è quella di una ‘sua’ filosofia, di una musica che va vissuta senza più pensare ai contenuti extramusicali, all’idea politica o religiosa, né tantomeno al linguaggio comunicativo: introitare modelli storici e spunti stilistici solo per ottenere un tipo di informazione, una utile per trascendere