Festival Archipel 2025

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Inutile ribadire come l’Archipel, uno dei principali festival di musica in Svizzera che si tiene a Ginevra, abbia modificato le sue vesti nel tempo. Dopo il passaggio di consegne della direzione artistica da Marc Textier a Marie Jeanson e Denis Schuler nel 2021, la musica classica contemporanea si è ridotta al lumicino, dando spazio al mondo delle immagini, della performance, delle installazioni, dell’elettroacustica creativa (moltissime soluzioni presentate con una preferenza sulle dinamiche acusmatiche); in breve una metamorfosi silenziosa che pretende di comprendere le tendenze della musica e i gusti del pubblico, un attraversamento di generi e di estetiche che non prescindono comunque dalla qualità e l’impatto delle proposte.
L’edizione del 2025, che si terrà tra il 4 e il 13 aprile (con un preambolo il 3 aprile dato dal concerto del chitarrista sudafricano Sibusile Xaba), propone ancora concerti differenziati nel genere, installazioni, performance particolarmente esigenti dal lato della creatività e autonomia, nonché documentazione, incontri e il solito spazio per bambini, famiglie e studenti di composizione dell’HEM di Ginevra. Ad una prima occhiata del palinsesto rivestono interesse alcune prime assolute che giungono dal partenariato del festival con Contrechamps: si tratta di Désenglacé, per 40 musicisti/e, commissione di Jacques Demierre che coinvolge l’Ensemble Close-Up, un ibrido di musicisti tratti dall’Ensemble Contrechamps e di musicisti non professionisti, con Demierre che suona un armonium indiano; di follow unfollow di Natacha Diels, per soprano ed ensemble strumentale; di Fragments archéologiques en Cicardie, un pezzo incompiuto del compositore elettroacustico Kiko Esseiva che è deceduto nel novembre del 2024. Poi ci sono i molti concerti elettroacustici (anche qui con prime di Jean-Philippe Gross, Alex Kolb, Violeta Garcia, Sebastian Roux, Vanessa Rossetto) e un’ottima rappresentazione di concerti che accolgono o sperimentano con elementi tradizionali (Xaba, come detto prima, poi le prime di Mike Cooper che dona una requiem a Susan Alcorn, Bint Mbareh, Radwan Ghazi Moumneh, Ailbhe Nic Oireachtaigh, Mara Winter). Tra le installazioni sembrano interessanti quelle di Flo Kaufmann, Tetsuya Umeda e Rudy Decelere.

Qui il teaser del festival e qui il programma dettagliato degli eventi.

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Music writer, independent researcher and founder of the magazine 'Percorsi Musicali'. He studied music, he wrote hundreads of essays and reviews of cds and books (over 2000 articles) and his work is widely appreciated in Italy and abroad via quotations, texts' translations, biographies, liner notes for prestigious composers, musicians and labels. He provides a modern conception of musical listening, which meditates on history, on the aesthetic seductions of sounds, on interdisciplinary relationships with other arts and cognitive sciences. He is also a graduate in Economics.