Di assoluto valore si presenta la 15° edizione dello Stio Festival di Graz, che si terrà tra il 3 e il 5 aprile prossimo. E’ un festival particolare, di nuove musiche improvvisate che arrivano da una zona ancora fertile e capace di soddisfare lo scambio interculturale. Per i primi 13 anni il festival era chiamato V:NM Festival, con un raggio gravitazionale più legato all’intero territorio austriaco, poi due anni fa il cambiamento del nome che è stato concomitante alla creazione di una nuova associazione più centrata su Graz e il territorio che la circonda (la Stiria), ma anche più aperta all’interscambio che si gioca sempre sull’enfasi improvvisativa: nel nostro caso l’area della Stiria entra in collaborazione con quella della Serbia e con i musicisti di Brema, in Germania (questi scambi avvengono sotto la nomenclatura di Alpenglow 9 e 10).
In passato vi ho dato cenno della presenza di un’orchestra di improvvisatori [The Styrian Improvisers Orchestra (STIO)], un aggregato musicale che andrebbe analizzato, tuttavia, restando ai tre giorni del festival, va detto che con i musicisti serbi lo scambio viene completato a Graz, poiché l’incontro di ‘andata’ è stato già espletato ad ottobre scorso a Novi Sad; mentre per i musicisti di Brema sarà all’opposto, dopo l’incontro dei prossimi giorni, gli stiriaci andranno a Brema nell’autunno 2026.
I nomi dei partecipanti individuano secondo me alcune eccellenze dell’improvvisazione europea attuale: Tanja Feichtmair, Marina Džukljev, Milana Zaric, Mia Zabelka, Josef Klammer, Annette Giesriegl, Katharina Klement, Szilard Mezei, Elisabeth Harnik, etc., insieme a più giovani creatori. Le premesse per degli spunti eccellenti dell’improvvisazione libera ci sono tutte, insieme alla speranza di una registrazione utile per future pubblicazioni discografiche. Fortunati i residenti di Graz.
Qui il programma più dettagliato degli appuntamenti musicali.