Stio Festival 2025

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Di assoluto valore si presenta la 15° edizione dello Stio Festival di Graz, che si terrà tra il 3 e il 5 aprile prossimo. E’ un festival particolare, di nuove musiche improvvisate che arrivano da una zona ancora fertile e capace di soddisfare lo scambio interculturale. Per i primi 13 anni il festival era chiamato V:NM Festival, con un raggio gravitazionale più legato all’intero territorio austriaco, poi due anni fa il cambiamento del nome che è stato concomitante alla creazione di una nuova associazione più centrata su Graz e il territorio che la circonda (la Stiria), ma anche più aperta all’interscambio che si gioca sempre sull’enfasi improvvisativa: nel nostro caso l’area della Stiria entra in collaborazione con quella della Serbia e con i musicisti di Brema, in Germania (questi scambi avvengono sotto la nomenclatura di Alpenglow 9 e 10).
In passato vi ho dato cenno della presenza di un’orchestra di improvvisatori [The Styrian Improvisers Orchestra (STIO)], un aggregato musicale che andrebbe analizzato, tuttavia, restando ai tre giorni del festival, va detto che con i musicisti serbi lo scambio viene completato a Graz, poiché l’incontro di ‘andata’ è stato già espletato ad ottobre scorso a Novi Sad; mentre per i musicisti di Brema sarà all’opposto, dopo l’incontro dei prossimi giorni, gli stiriaci andranno a Brema nell’autunno 2026.

I nomi dei partecipanti individuano secondo me alcune eccellenze dell’improvvisazione europea attuale: Tanja Feichtmair, Marina Džukljev, Milana Zaric, Mia Zabelka, Josef Klammer, Annette Giesriegl, Katharina Klement, Szilard Mezei, Elisabeth Harnik, etc., insieme a più giovani creatori. Le premesse per degli spunti eccellenti dell’improvvisazione libera ci sono tutte, insieme alla speranza di una registrazione utile per future pubblicazioni discografiche. Fortunati i residenti di Graz.

Qui il programma più dettagliato degli appuntamenti musicali.

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Music writer, independent researcher and founder of the magazine 'Percorsi Musicali'. He studied music, he wrote hundreads of essays and reviews of cds and books (over 2000 articles) and his work is widely appreciated in Italy and abroad via quotations, texts' translations, biographies, liner notes for prestigious composers, musicians and labels. He provides a modern conception of musical listening, which meditates on history, on the aesthetic seductions of sounds, on interdisciplinary relationships with other arts and cognitive sciences. He is also a graduate in Economics.