Sin dalla sua prima edizione nel 2016 l’MMI Festival ha costituito una bella piattaforma d’incontro per gli improvvisatori liberi provenienti da differenti città europee. Per vari motivi non c’è stata continuità della rassegna negli anni, che ha visto eleggere come sedi Monaco e Barcellona, ma quest’anno il festival sembra avere una marcia in più per via del vitale contributo ottenuto dalla fondazione non-profit “Dr. Otto Margarete Graber Stiftung”. Sarà il centro culturale del Einstein Kultur a Monaco di Baviera ad ospitare i tre giorni del festival, dal 2 al 4 maggio prossimo, in un’annata in cui la rassegna gode di una lineup di alto livello: dalla Spagna avremo il pianista Agustí Fernández, il sassofonista Don Malfon, il contrabbassista Alex Reviriego e i percussionisti Vasco Trilla, Joni Sigil e Lucía Martínez; dall’Austria Jordina Millà e Dieb13; dalla Germania Marja Burchard e Marta Warelis; dalla Slovenia Ana Kravanja e Zlatko Kaučič; dalla Francia Christine Abdelnour; dall’Inghilterra John Butcher; dalla Danimarca Maria Bertel. Gli artisti si esibiranno in combinazioni già stabilite a priori nei 3 giorni in forma di trio e non saranno soli nelle loro esibizioni. Come nelle passate edizioni il festival si piega all’interdisciplinarietà, invitando artisti di danza, arte performativa e visiva, i quali interagiscono con i musicisti: quest’anno ci sarà lo scultore Constantin Luser e la danzatrice Sónia Sànchez.
Ci sono tutte le premesse per delle esibizioni imperdibili che spero vengano riprese in qualche modo per una loro condivisione futura. Prevedo che l’Einsten Kultur diventerà per tre giorni un posto ‘sensibile’ della musica, con un pubblico preparato, partecipe di queste vibrazioni collettive.
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