Gravità Modale

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Tutti conosciamo i modi ed il loro nome:
Ionian-Dorian-Phrygian-Lydian-Mixolydian-Aeolian-Locrian-
Ho inserito il loro nome nella successione in cui li troviamo nella scala Ionian.
Nella armonia e nella composizione modale la successione è BASATA SU CRITERI FUNZIONALI ed è diversa:
Lydian-Ionian-Mixolydian-Dorian-Aeolian-Phrygian-Locrian-
Tale successione è basata sui criteri definiti :
colore chiaro-colore scuro
stabile-instabile
più tensivo-meno tensivo.
È il momento di introdurre un concetto fondamentale in Armonia e composizione modale: la GRAVITA’ MODALE.
                                            

I modi più tensivi tendono a trasformarsi in modi meno tensivi, proprio come un elastico che viene teso e tende a ritornare alla sua posizione di riposo.

Se assecondiamo questa trasformazione allora abbiamo un andamento
+ TENSIVO…………………….MENO TENSIVO
otteniamo così una “DISTENSIONE MODALE”.
Questa è fisiologica ed obbedisce ad una logica di tipo cadenziale.
Se non assecondiamo questa trasformazione e quindi per nostra volontà diamo vita ad un andamento
MENO TENSIVO…………………………….+ TENSIVO
Nella composizone modale possiamo adoperare vari criteri di connessione tra i modi e questo descritto ne è un esempio.
Ciò obbedisce ad una logica non fisiologica  che si oppone a quella che intuitivamente può essere definita “GRAVITA’ MODALE”

 

Le aree tensive esistono e vivono per l’esistenza delle aree distensive e viceversa, come lo yin e lo yang, la notte ed il giorno …………

 

Siamo NOI a decidere dove andare, se verso la distensione o verso la tensione, senza alcun legame con la tonalità e senza giri armonici obbligati come avviene in armonia tonale, siamo noi a decidere se favorire oppure ostacolare la tendenza fisiologica alla trasformazione dei modi instabili e quindi tensivi verso quelli stabii e quindi distensivi.
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GIUSEPPE PERNA, pianista ed insegnante di Armonia Tonale e Modale, è un musicista che propone un modello di improvvisazione totale, che combina il classicismo e il jazz modale d‘avanguardia. La poetica musicale e melodica di Giuseppe Perna è per sua definizione “un tentativo di immersione in sé stessi, per essere in grado di toccare la bellezza” . Nell’arte di G.P. si coglie anche il suo scetticismo sulla società contemporanea, è la musica del fermarsi in tempo, materializzazione nel suono di un vuoto sorprendente, dove l’azione ritmica e melodica spesso è rallentata volutamente per indurre alla riflessione. L’improvvisazione modale libera dal prevedibile e spinge verso l’ignoto di una performance dove l’orchestrazione tipica proposta dalla modernità ufficiale si indebolisce per l’oscuramento dell’ elemento musicale di gravitazione tonale.