Charlie Mingus diede una nuova dimensione al “gigante” (riferendoci alle dimensioni del contrabbasso): da strumento di mero accompagnamento lo fece diventare strumento solista; sviluppando le tecniche di esecuzione riuscì per primo a capire le potenzialità di uno strumento che apparentemente non si prestava a particolari progetti di approfondimento e si trattava di una dimensione che poteva emergere anche e soprattutto in formazioni allargate.