Sarebbe opportuno che oggi molti esegeti della musica cambiassero idea su come si sviluppa la soggettività di un individuo rispetto alle percezioni. Oggi ci sono moltissime analisi neuroscientifiche che dimostrano paralleli tali da mettere seriamente in dubbio che esista una soggettività troppo diffusa, specie quando gli elementi in gioco sono molti e più complessi: si potrebbe sostenere allora