Imbattersi in una delle partiture grafiche dell’Ankhrasmation di Wadada Leo Smith è esperienza non dimenticabile per il musicista che l’affronta: si tratta di splendidi disegni, realizzazioni che conciliano la vista, l’intuito e la sensibilità, dotati di simboliche formazioni di colore, di linee e blocchi espressivi; la notazione musicale è mandata in soffitta, le mutazioni grafiche si appropriano di