Donaueschinger 2023

0
601

Il 19 ottobre comincia il Festival Donaueschinger 2023 che raccoglie il secondo anno della nuova direzione artistica di Lydia Rilling. Quest’anno il festival ribadisce la presenza femminile con circa il 70% della nuova musica prodotta affidata a compositrici e porta con sé alcune stimolanti novità: da una parte saranno numerose le prime esecuzioni, quasi sempre espressione delle commissioni della SWR, dall’altra il festival ospiterà carature storiche come quelle di Eliane Radigue e Annea Lockwood, compositrici decisamente lontane dagli obiettivi usuali della manifestazione tedesca, nonché quelle di improvvisatori jazz come Matana Roberts, Peter Evans, Tyshawn Sorey e Ingrid Laubrock, il cui approccio misto è stato considerato come una virtù dalla gestione artistica. Ci saranno anche parecchie installazioni, i laboratori di composizione riservati agli studenti, le visite per leggere gli spartiti o consultare la biblioteca.
Per quanto riguarda gli italiani connessi alla rassegna di Donaueschinger, ci saranno i nuovi pezzi di Giulia Lorusso ispirata da Anselm Klefer (una nuova opera per due pianoforti, due batteristi più elettronica), Francesca Verunelli con la prima di Tune and Return II, oggetto della commissione della SWR Symphonieorchester e una nuova versione di where the dark earth bends di Clara Iannotta (sempre eseguita dal RAGE Thormbones).
Per il programma completo puoi leggere qui la cronologia degli eventi, dove alla fine della pagina in basso è possibile scaricare in pdf l’intero programma (in lingua tedesca o inglese affiancati).

Articolo precedenteMarina Dzukljev & Noid: Continents
Articolo successivoEdges, free forms, waves and whales: Setola’s new CDs
Music writer, independent researcher and founder of the magazine 'Percorsi Musicali'. He wrote hundreads of essays and reviews of cds and books (over 2000 articles) and his work is widely appreciated in Italy and abroad via quotations, texts' translations, biographies, liner notes for prestigious composers, musicians and labels. He provides a modern conception of musical listening, which meditates on history, on the aesthetic seductions of sounds, on interdisciplinary relationships with other arts and cognitive sciences. He is also a graduate in Economics.