Viegas, Corda, Orru+Zingaro e Espvall: The House Of Memory

0
647

Insinuare un discorso musicale sulla “memoria” nella libera improvvisazione è come lavorare alle scatole cinesi. Dalla scienza e dalla filosofia abbiamo ricevuto parecchi indizi su cosa vuol dire fare memoria e sappiamo che il momento della rimembranza può essere anche parziale, non faticoso, quando pensiamo all’attimo percettivo di un evento: l’immagine che si forma nella nostra mente è momentanea, frammentata e lascia spazio ad altre immagini che potrebbero avere le stesse caratteristiche. Sono le stesse frammentazioni o percezioni

Articolo precedenteGiorgio Netti: lo standard del ciclo dell’Assedio
Articolo successivoHugues Vincent
Music writer, independent researcher and founder of the magazine 'Percorsi Musicali'. He wrote hundreads of essays and reviews of cds and books (over 2000 articles) and his work is widely appreciated in Italy and abroad via quotations, texts' translations, biographies, liner notes for prestigious composers, musicians and labels. He provides a modern conception of musical listening, which meditates on history, on the aesthetic seductions of sounds, on interdisciplinary relationships with other arts and cognitive sciences. He is also a graduate in Economics.