IFE, il progetto di Luca Cartolari

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Un rimestare di acque turbolente, notturne: fruscii elettronici, un beat sinuoso da cui si levano fumi quasi trip-hop, un canto elettronico sottile, -un synth?- ad indicare un sentiero interrotto nella notte; poi il groove prende più corpo con percussioni che ricordano l’hang svizzero, mondato della melassa new age che lo avvolge; siamo dalle parti di Mick Karn, il bassista dei Japan, o degli .O.Rang, per chi se li ricorda, il progetto di Paul Webb e Lee Harris, sezione ritmica dei Talk Talk. Riferimenti che appartengono a mondi in apparenza lontani da quelli che normalmente vengono trattati su queste pagine, ma che hanno ragione di trovare qui cittadinanza, e vedremo subito perché. La traccia si intitola Dolceacqua ed apre

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Nazim Comunale (Guastalla, 1975) scrive dal 2018 sul Manifesto e su Il Giornale Della Musica, dal 2019 su SentireAscoltare e dal 2022 su Blow Up. In passato ha scritto per Alfabeta 2, Gazzetta di Reggio, Krapp’s Last Post, Musica Jazz, The New Noise. E' stato speaker radiofonico curando suoi programmi a Mondoradio e Radio Popolare. Organizza concerti di musiche altre a Reggio Emilia e provincia. Ha pubblicato vari libri di poesia: la sua raccolta più recente è Tu, ira (Il Convivio Editore, 2021) e dischi con differenti band: gli ultimi sono quelli degli Iran, su Aagoo Records. Ha collaborato con Acre, Aparticle, Cristian Maddalena, Elio Martusciello, Flavio Zanuttini, Francesco Massaro, Peter Bartlett.