Il percorso artistico attuale del sassofonista Mario Gabola (1981) deve molto all’incontro con Agostino Di Scipio. Non è solo una questione di vicinanza geografica che ha reso possibile il loro incontro ma qualcosa che viaggia su una comunione di idee ed intenti. Gabola era un vorace conoscitore della libera improvvisazione europea prima di incontrarsi con Di Scipio, uno di quelli preparati nel mischiare le carte con le tendenze extra-improvvisative e popolari (il noise, l’elettronica non accademica, il punk, l’industrial jazz), tant’è che A Spirale, il suo primo importante