Le utopie polifoniche del collectif Insub.

0
253
Insub.polytopies, Wheatfall, foto tratta dalla pagina facebook di Insub.polytopies

Il più delle volte una deprecabile condizione umana non ci permette di inoltrarci alla sorgente di eventi o fatti di cui non sappiamo dare delle spiegazioni logiche. Su questa incapacità i filosofi hanno fondato le loro teorie di sopravvivenza ma nonostante le loro parole c’è da dire che l’umanità resta ancora intrappolata nei sistemi consuetudinali del pensiero. Quando impareremo, per esempio, a dare una logica alle sensazioni? Strategie profonde di come l’arte va reinterpretata sono arrivate dal circolo degli studiosi delle strutture della realtà, i quali hanno analizzato

Articolo precedenteEric Maestri: “Sound”
Articolo successivoCalvino, le città invisibili, l’Istantanea Ensemble
Music writer, independent researcher and founder of the magazine 'Percorsi Musicali'. He wrote hundreads of essays and reviews of cds and books (over 2000 articles) and his work is widely appreciated in Italy and abroad via quotations, texts' translations, biographies, liner notes for prestigious composers, musicians and labels. He provides a modern conception of musical listening, which meditates on history, on the aesthetic seductions of sounds, on interdisciplinary relationships with other arts and cognitive sciences. He is also a graduate in Economics.