KLANG: Hyperstition

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Nell’ambito delle attività dell’ufficio stampa Sfera Cubica, un luogo di promozione musicale con sede in Emilia Romagna, ci sono anche i progetti di KLANG, progetti discografici che ruotano intorno alle idee di Cristiano Latini e di un brand curatoriale. Oggi viene pubblicato Hyperstition, un interessante singolo frutto di un’improvvisazione sonora sviluppata intorno alla nozione filosofica di ‘iperstizione’ che coinvolge un gruppo di musicisti/improvvisatori italiani.

A proposito della sessione di registrazione che puoi ascoltare qui, riporto integralmente il comunicato stampa redatto dalla curatela di KLANG.
“Iperstizione: le iperstizioni sono ‘profezie autoavverantesi’, cioè rappresentazioni della realtà, concezioni, credenze, interpretazioni, comportamenti e così via il cui fondamento principale sono il marketing concettuale e la diffusione massiva attraverso i media digitali”. Durante il periodo pandemico, quando KLANG aveva ancora una sua sede fisica che doveva rimanere chiusa per interi mesi, abbiamo iniziato a ripensare quello spazio in qualità di ambiente vivo e pulsante, con una sua voce peculiare e una sua specifica identità sonora.
Un ecosistema libero in cui le idee potessero fluire, crescere e svilupparsi spontaneamente, forti di tutta la propria potenza endemica. È quindi venuto piuttosto naturale iniziare a registrare stimoli e pulsioni estemporanee, inseguendo ed assecondando i capricci del flusso di coscienza, e usando il “luogo KLANG” non solo come un “live studio”, ma anche e soprattutto come uno strumento, un dispositivo creativo, un santuario e un musicista stesso.
Il risultato più interessante di queste sessioni di registrazione, è stata una impro-concept-suite sviluppata intorno alla nozione filosofica di “iperstizione”, immaginata, improvvisata e registrata live da artisti come:

(a-z order)

Cosimo Damiano
(Salò, I Canzonieri, several other projects)
Modular synthesizer, electronics, effects
Ermanno Baron
(ACRE, several other projects)
Percussions, prepared drums, objects
Ludovica Manzo
(O-Janà, several other projects),
Vocals, lyrics, effects, electronics
Marco Bonini
(ACRE, Ubik, Salò, Soulslike, several other projects)
Concept, writing, conducting, electronics, effects
Miracle of Love
(XHL UNIT, several other projects)
Synthesizers, electronics

Dopo averla lasciata fermentare per qualche anno, oggi ne percepiamo ancora tutto il significato intrinseco e ne avvertiamo ancora tutta la potenza espressiva. Ecco perché abbiamo deciso di pubblicarla, aprendo alla possibilità di immergersi nella contagiosa atmosfera che ci ha rapito mentre immaginavamo, progettavamo, suonavamo e registravamo durante quegli strani giorni.
Essendo nata come espressione diretta delle nostre riflessioni in merito al concetto di iperstizione, ed essendo in quel periodo in grande ascesa pubblica e mediatica il discorso relativo alla “cripto-arte”, la suite è stata originariamente coniata come NFT sul marketplace Foundation.app, accompagnata da un visual generativo realizzato da Luca Albino (Capibara).
In quel momento ci sembrava infatti stimolante e anche interessante testare ed esplorare il mezzo “blockchain” applicandolo ad un contenuto musicale esclusivo.
Come è diventato chiaro leggermente più tardi, anche tramite le esperienze di molti altri collettivi ed artisti, purtroppo quel sistema non si è dimostrato un paradigma in grado di interpretare efficacemente la materia musicale.
Interrogandoci oggi su questo tema e avendo modo di riascoltare quanto avessimo fatto, ci è dunque apparso uno spreco lasciare che questo lavoro sprofondasse nell’abisso dell’oblio digitale senza che vi fosse modo di fruirne liberamente, ed abbiamo quindi deciso più che entusiasticamente di pubblicarlo e renderlo accessibile a chiunque”.