Ultraschall Berlin 2025

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Appena cominciato l’Ultraschall Berlin 2025. Il festival si svolge per 5 giorni (dal 15 al 19 gennaio) e propone musica scritta contemporanea che viene eseguita in differenti locazioni di Berlino. E’ un festival organizzato da Deutschlandfunk Kultur and radio3 rbb e negli ultimi anni è sempre più proteso alla presentazione di anteprime contenute in un approccio direttivo che non vuole comunque dimenticare la storia: la direzione artistica è nelle mani di Anna Skryleva e Markus Poschner, che hanno stilato un programma di immersione dando spazio a molte delle migliori compagini musicali del momento (ensemble e orchestre soprattutto), così permettendo l’esecuzione di nuove opere affidate alla composizione, affiancate ad altre comunque recenti, per le quali i musicisti hanno presunto l’attualità dei temi e lo spessore artistico.
Ieri la Skryleva (anche direttrice d’orchestra) ha condotto la Deutsche Symphonie-Orchester Berlin per un concerto di 4 composizioni scritte da Konstantia Gourzi, Olga Neuwirth, Younghi Pagh-Paan e Robert HP Platz (la prima di distancing…, per violino e orchestra, con l’esecuzione della violinista Carolin Widmann). All’Haus des Rundfunks, Skryleva ha guidato una scaletta di pezzi in cui gli argomenti erano riferiti a storie o usanze religiose e mitologiche: Younghi Pagh-Paan ha varcato l’area tematica della resurrezione di Gesù, Olga Neuwirth ha usato come modello un’opera teatrale per bambini in yiddish, Konstantia Gourzi si è riportata al mito di Clitemnestra, mentre un’imprevista ‘usanza’ che abbiamo tenuto per la pandemia (il distanziamento!) è l’ispirazione del pezzo di Robert HP Platz, che si presenta sotto la forma di un concerto per violino.
Tuttavia siamo agli inizi di un ampio programma che oggi al Radialsystem V sonderà temi decostruttivi, paradossi e ossimori tramite le composizioni di Margareta Ferek-Petrić, Misha Cvijović, Christian Mason e Márton Illés, i quali sfrutteranno l’apporto dell’orchestra sinfonica della radio di Berlino diretta da Poppe. Subito dopo un programma di percussioni di Vanessa Porter. Poi, nei giorni successivi ancora tante novità e attenzione verso i programmi del LUX:NM, dell’Ensemble Research, dell’Ensemble Ascolta con il soprano Einat Aronstein, del Quatuor Diotima (che eseguirà per la prima volta il ciclo completo di Brains di Misato Mochizuki), del Meitar Ensemble (con le prime di Haas e Lanza) e del trio Pflumm/Hagner/Bauni (senza prime).
Il festival si chiuderà il 19 gennaio sempre con la Deutsche Symphonie-Orchester Berlin diretta però da Markus Poschner, che eseguirà pezzi di Maintz, Seither e Nemtsov e vedrà come protagonista il violoncellista Johannes Moser.
Sottolineo anche la presenza di Lucia Ronchetti, che porterà all’Ultraschall l’esperienza del tema dell’ultima Biennale di Venezia, ossia la musica assoluta, in un talking assieme a Márton Illés e Iris ter Schiphorst.

Qui puoi leggere tutto il programma dettagliato.

Tutti i concerti saranno coperti da Deutschlandfunk Kultur e radio3 rbb.

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Music writer, independent researcher and founder of the magazine 'Percorsi Musicali'. He studied music, he wrote hundreads of essays and reviews of cds and books (over 2000 articles) and his work is widely appreciated in Italy and abroad via quotations, texts' translations, biographies, liner notes for prestigious composers, musicians and labels. He provides a modern conception of musical listening, which meditates on history, on the aesthetic seductions of sounds, on interdisciplinary relationships with other arts and cognitive sciences. He is also a graduate in Economics.