L’obiettivo di una monografia discografica su un compositore è quello di offrire un’immagine quanto più esatta possibile del suo pensiero. Molto spesso la scelta dei brani da inserire nella raccolta monografica segue un iter rappresentativo che parte dal compositore stesso, basato sul predominio di un ragionamento che vede solitamente le ultime opere come le più indicative. E’ quanto accade, sin dalla titolazione, per la monografia Kairos del pianista e compositore Didier Rotella (1982): Zone Grise, sta per area musicale poco chiara, confusa o con sovrapposizioni, un’area franca nell’eterna dicotomia che caratterizza l’Universo. Di che cosa è fatta la ‘zona grigia’ di Rotella? Per capirlo è necessario innanzitutto guardare
