Jo David Meyer Lysne – For renstemt klaver

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it is not alone

“Though the piano arrives on stage without a player, it is not alone” [Anche se il pianoforte arriva sul palco senza un pianista, non è solo]. Cominciano così le liner notes di For renstemt klaver (For justly-tuned piano) scritte dalla violinista e giornalista Jennifer Gersten. L’incipit del testo di Gersten si sofferma sull’aspetto performativo del disco di Jo David Meyer Lysne[1] (1994) pubblicato da Hubro nel febbraio ’25: l’assenza del musicista in scena, la solitudine di uno strumento sonante. L’indagine su strumenti autonomi, in particolare sul pianoforte, inizia verso la fine del XIX° secolo. Ben presto, però, ci si accorgerà che la ricerca di  Lysne ha, dal punto di