“Piano Music (Life Sketches)” contains many souls of American modern music, but Vigeland also shows different paths: by listening to the recent compositions for piano one has the feeling of being distant from those of the past. Especially in the early compositions, in the wonderful “All in due time” (1973), he showed his peculiar interest in music, above all in its processes of construction.
This music is still a magnet, it provides densities close to the musical harmonies of the jazz and it’s the perfect vehicle to express the character of people and places as it happens in “Life Sketches”, devoted to his teacher Yvar Mikhashoff and in “Allora e Ora”, that is focused on Italian sensations.
Jenny Q Chai officially receives the artistic legacy of Vigeland.
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Quello che scorre nei siti musicali a proposito del pianista e compositore Nils Vigeland è il fatto di essere stato un sostenitore del movimento newyorchese di rottura post-guerra appartenente a Cage, Feldman, Brown e Wolff. L’appartenenza all’entourage dei grandi americani del novecento si materializzò in alcune note registrazioni per la svizzera hat Hut R., in cui si cimentava in molti classici di quei compositori dandone delle interpretazioni definitive.
La Naxos pubblica in versione solo digitale quello che è, allo stato attuale, il miglior biglietto di presentazione di Vigeland, specie per chi non lo conosce musicalmente: incentrato solo sul pianoforte, vero punto di forza, raccoglie la metà delle sue composizioni al piano, presentate però in ordine cronologico decrescente. Le sue virtù pianistiche vengono trattate grazie alla preziosa collaborazione della pianista di Shangai, Jenny Q Chai, alla quale idealmente sembra consegnare il testimone.
“Piano Music (Life Sketches)” contiene molte anime della musica americana moderna, e per quanto concerne nello specifico Vigeland, mostra anche dei percorsi differenziati: ascoltando le composizioni per piano più recenti si ha la sensazione di essere comunque distanti da quelle del passato, soprattutto la iniziale, splendida All in due time del 1973, che mostrava il suo interessamento alla musica intesa nei suoi processi di costruzione; la derivazione in sonorità più brevi, a mò di character pieces, è diventata la costante nel proseguio della carriera del compositore americano, che è scelta parzialmente condivisibile se vista in funzione dei risultati. La sensazione è che la scrittura europea abbia affiancato le vibrazioni di Feldman o Brown, senza accogliere nessuna novità. Cionondimeno, l’interesse calamitato che suscita questo genere di musica, è foriero di accogliere densità musicali vicine all’armonizzazione jazzistica che affievoliscono il pensiero negativo, specie quando si vogliono rappresentare musicalmente personaggi con personalità tali da scatenare l’ispirazione, come succede in Life Sketches dedicata al suo maestro Yvar Mikhashoff, che presenta anche un suggestivo ultimo movimento ottenuto con una preparazione leggera del piano (Barcarolle).