Nonostante sembra che abbia rallentato il ritmo, la tecnologia moderna sulle chitarre e simili (acustiche, bassi, etc.) ha fornito al chitarrista nuovi modi per impostare i suoni: negli ultimi anni, oltre ad un uso sempre più capillare di pedaliere in grado di deformare i suoni fino all’inverosimile e ad un miglioramento dell’amplificazione, è la tecnologia digitale che sta offrendo nuovi spunti al chitarrista; in particolare la digitalizzazione e i software che processano (intendendo tutti quei processi che collegano lo strumento a corde con l’informatica musicale) sono molto ben voluti dai chitarristi che cercano nella chitarra una “sovraesposizione” sonora. Si tratta di qualcosa che a ben vedere è molto vicina alla sensibilità dei musicisti ambient e new age che già da tempo hanno cominciato a sperimentare in tal senso. Uno di quelli che lo sta facendo nel migliore dei modi è il belga Dirk Serries, nota figura del settore per le tanti importanti collaborazioni e per una propria eclettica impostazione musicale. Serries in questi ultimi anni sembra essere totalmente interessato a questo tipo di esperimento che ha svolto sotto le spoglie di Microphonics e che sta continuando nel progetto di Stratosphere condotto da Ronald Marien, un musicista (anche tecnico del suono) che sta conducendo gli stessi esperimenti di Dirk; “In a mutual place of understanding” segue un pò il canovaccio delle esibizioni live dell’artista belga (vedi qualcosa qui) dove con l’aiuto di un chiavetta appoggiata sulla corda in cui il suono è processato dal computer, e sfruttando gli scarti erratici di un’amplificazione distorta, siete trasportati in incommensurabili e potenti spazi musicali: partendo stilisticamente dal Brian Eno del periodo di produzione degli U2 (quello in cui i ritardi e le distorsioni hanno creato uno style-sound), Marien e Serries costruiscono le loro tessiture, un pò oscure, fatte di droni in lenta dinamica di variazione, un’immersione chiara e profonda nella risonanza delle corde portata ai massimi livelli di emersione. Una benefica esperienza d’ascolto.