Venticinque anni di cambiamenti: Alexander Manotskov
Si è già detto in passato di come ci sia un punto d'incontro piuttosto evidente tra il post-minimalismo di matrice anglossassone e lo strutturalismo delle nuove generazioni di compositori russi. L'identità risiede in tecniche...
Suoni della contemporaneità italiana: emozioni iperbolari
Dorothy Molloy è una scrittrice irlandese contemporanea scomparsa prematuramente nel gennaio del 2004, il cui apprezzamento sembra essere arrivato (come spesso accade) dopo la sua morte: per lei non ho trovato nessun profilo sulla...
Poche note sull’improvvisazione italiana: da Ismene al riduzionismo
In questa puntata ci dedichiamo alle percussioni, in un ipotetico cerchio che si chiude tra ancestralità e modernismo.
Sono in molti coloro che vogliono oggi riportare l'ascoltatore nei territori ancestrali della scoperta della loro interiorità...
Gyorgy Kurtag e la cultura della brevità
En vérité, une feuille blanche
Nous déclare par le vide
Qu’il n’est rien de si beau
Que ce qui n’existe pas.
Sur le miroir magique de sa blanche étendue,
L’âme voit devant elle le lieu des miracles
...
Pianoforti minimali: magnifiche celerità e fluidificanti miscele
Nella prospettiva minimale della musica ogni musicista sceglie il suo "tempo". Si tratta di una conquista molto meno scontata di quanto si pensi, perché la particolare funzione ritmica attribuibile all'attività dei singoli musicisti, acquisisce...
Mediatori e mediazioni di arte contemporanea in casa Setola
Chi conosce la musica di Philip Corner (1933) conosce anche i suoi punti di vista: con una visione specifica dell'evoluzione della musica, Corner ha attraversato con il movimento fluxus un'ottica che si è prestata...
Jeppe Just Christensen: Songs & Movements
L'apprezzamento delle esibizioni degli artisti di strada è circostanza che spesso riteniamo scontata: con quel bagaglio di diavolerie e musica, questa razza, in procinto di essere proclamata estinta, lavora quantunque su un sentimento e...
Nuovi standard per la Requiem: il caso eccellente di Bernat Vivancos
La Requiem di Bernat Vivancos chiede asilo ad un passato ben determinato della coralità moderna e ne designa, allo stesso tempo, allungamenti ed aggiornamenti. Suddivisa in tre parti ideali, conduce a quell'incredibile smottamento emotivo...
Suoni della contemporaneità italiana: canti senza parole e conversazioni con le cose
Chi siete?
(Sei tu l'ombra?)
la vastità paurosa e vuota
(su questo spesso da sveglio ho riflettuto)
Dispensami dal tempo, dal quale sei sfuggito
(noi soli passiamo su tutte le cose passiamo)
da Die Art des Meinens, III° parte, Fiorente...
Friedrich Cerha: Nacht/Drei Orchesterstucke
The two orchestral compositions included in this long-awaited new CD of work by the composer Friedrich Cerha have a deep tie with the astrolabe and the oriental mystic. To give more detail, both Nacht...