La giovane improvvisazione italiana: Andrea Grossi
Le capacità progettuali degli uomini solitamente si conformano in base a più ordini di grandezza: una è di natura sociale, vista in relazione ai benefici che possono essere offerti nelle relazioni con i suoi...
La giovane improvvisazione italiana: Andrea Goretti
Il bagaglio tecnico di un improvvisatore non è sufficiente per ottenere un ruolo e una conclamata autenticità, poiché in ogni caso deve fare i conti con l'emergenza di continue esperienze che provengono dalla vita...
La giovane improvvisazione italiana: Lucio Miele
"...A lui è stato concesso anche troppo, scorgere così a lungo nelle viscere dell'oblio, da temere di non valere. Incastrato nel vortice, multiforme pluralità di tempi che dona nuove visioni..."
Se è vero il...
La giovane improvvisazione italiana: Federico Calcagno
Gunther Schuller rivendicava la grande voracità di Eric Dolphy nell'estendere le proprie conoscenze oltre al jazz: "...the sonic surfaces of Xenakis, the quaint chaos of Ives, the serial intricacies of Babbitt ...the experiment of...
La giovane improvvisazione italiana: Giuseppe Doronzo
Introdurre elementi tradizionali nel jazz non è certo una novità, ma se scaviamo un pò in fondo e guardiamo intorno a quanto viene fatto ancora oggi sull'argomento in Italia, notiamo che sono pochissimi gli...
La giovane improvvisazione italiana: Jack D’Amico
Nell'evidente limitazione che attanaglia molti pianisti italiani di fronte all'espansione delle possibilità fisiche dello strumento o quantomeno verso uno stile meno attaccato alle convenzioni, c'è quel gap illusorio che poggia le sue basi di...
La giovane improvvisazione italiana: Mario Cianca
Essere promettenti nell'arte è un'affermazione che si presta irrimediabilmente ad una spiegazione puntuale: in un rinnovato codice estetico la "promessa" va inquadrata oltre il normale significato che il vocabolario le attribuisce, ponendo l'accento sulle...
La giovane improvvisazione italiana: Tobia e Michele Bondesan
"...L'arte moderna dunque vale soprattutto per quello che sa svegliare nell'anima, non tanto per ciò che compiuto, di finito, presenta e contiene effettivamente in sé stessa. E' come un'impronta, uno stampo che invita l'anima...
La giovane improvvisazione italiana: Valeria Sturba
In epoca medievale e rinascimentale l'eclettismo era una qualità distintiva, apprezzatissima, che raggiungeva gli uomini migliori, considerati fari delle generazioni successive: pensate a Federico II di Svevia, che all'apertura del tredicesimo secolo, era non...
La giovane improvvisazione italiana: Giacomo Zanus
Il chitarrista elettrico odierno vive di una grande incomprensione estetica. Per effetto del ruolo assunto dallo strumento nel corso del tempo, a lui viene fatta ampia richiesta di poliedricità e versatilità che se da...