Poche note sull'improvvisazione italiana

Rubrica mensile condotta da giugno 2014 a giugno 2019 sull’improvvisazione libera in Italia. Le selezioni musicali (CD pubblicati in contemporanea tempistica degli articoli) sono state curate rispettando un piano di argomentazioni di natura estetica, con lo scopo di creare spunti validi per delineare in prima approssimazione plurime aree di approfondimento dei contenuti trattati, oltre che a fornire una sintesi dell’universo musicale italiano.

Poche note sull’improvvisazione italiana: politica economica, accrescimenti e senso del cerimoniale

Quello che Percorsi Musicali ha saputo guadagnare nel tempo è il giusto peso da attribuire alla progettualità degli artisti, calcolando bene il senso della poliedricità da loro espresso. Molti musicisti conservano nel proprio io...

Poche note sull’improvvisazione italiana: applicazioni di metodologie per la bellezza

L'universo delle arti ha da sempre posto in evidenza una frattura nel Novecento, riguardo alla fruibilità e alla complessità delle opere poste da autori contemporanei. In realtà è avvenuto qualcosa che era logico aspettarsi...

Poche note sull’improvvisazione italiana: ripristinare la qualità tecnica

Senza voler andare ad aprire ulteriori vortici interpretativi su un'annosa questione che riguarda il virtuosismo e la musica, si può senza dubbio affermare che gli ultimi vent'anni di essa (in linea generale), abbiano premiato...

Poche note sull’improvvisazione italiana: transiti

Una parte del cartellone del festival di Fano Jazz by the Sea ha avuto un interessante indirizzo sotto la rubrica Exodus Stage: gli echi della migrazione. Invitando artisti musicalmente sensibili all'approccio del tema (Ottaviano,...

Poche note sull’improvvisazione italiana: vai dove ti porta il suono

Puntata sperimentale e piuttosto lontana da argomentazioni jazzistiche. Si ribadisce l'importanza della produzione del suono e della sua capacità di trasporto accettata non solo emotivamente. Una nuova specie di emozioni, puntellate intellettualmente.   Il timbro del...

Poche note sull’improvvisazione italiana: l’importanza del tema

La storia insegna che l'ispirazione del musicista si connette con una serie di azioni che ne formano il contenuto; tra esse, il lavoro svolto sul tema musicale, la sua creazione e modificazione tramite i...

Poche note sull’improvvisazione italiana: dialoghi e relazioni al servizio di una potenziale area comunicativa

Fissare delle regole estetiche in musica sembra essere una delle attività più difficili al mondo. Eppure il campo di azione di una corretta interpretazione si apre ai nostri occhi con molta chiarezza; una teoria...

Poche note sull’improvvisazione italiana: storia e propulsioni ritmiche

Gli Shardana vengono sempre più considerati come gli antenati dei Sardi: questo popolo di costanti navigatori si insediò nei territori nuragici tra il secondo e il primo secolo avanti Cristo, dando luogo a molte...

Poche note sull’improvvisazione italiana: stelle dell’arte, della scrittura e della società

La storia ci ha insegnato che nella maggioranza dei casi si assegnano valori sproporzionati ai suoi protagonisti, quando poi questi ultimi non vengono persino ignorati. Tra quelli relativi alla cinematografia ve n'è una che...

Poche note sull’improvvisazione italiana: la ricerca di una movimentazione tra fisicità, elettronica ed atopia

Un'efficace ricerca della qualità andrebbe fatta scremando gli oceani della standardizzazione musicale, oggi infusi dalla carenza progettuale delle idee. I musicisti si trovano (fin dai primi passi dalla loro formazione) di fronte ad una...

Notizie

Huddersfield Contemporary Music Festival 2024

E' appena cominciato l'importante e consueto appuntamento con la musica contemporanea in Inghilterra che risponde al festival di Huddersfield. Anche nella città inglese si...