Poche note sull'improvvisazione italiana

Rubrica mensile condotta da giugno 2014 a giugno 2019 sull’improvvisazione libera in Italia. Le selezioni musicali (CD pubblicati in contemporanea tempistica degli articoli) sono state curate rispettando un piano di argomentazioni di natura estetica, con lo scopo di creare spunti validi per delineare in prima approssimazione plurime aree di approfondimento dei contenuti trattati, oltre che a fornire una sintesi dell’universo musicale italiano.

Poche note sull’improvvisazione italiana: da Ismene al riduzionismo

In questa puntata ci dedichiamo alle percussioni, in un ipotetico cerchio che si chiude tra ancestralità e modernismo. Sono in molti coloro che vogliono oggi riportare l'ascoltatore nei territori ancestrali della scoperta della loro interiorità...

Poche note sull’improvvisazione italiana: 3×3, improvvisazioni in trio (terza parte)

Il mondo è costellato di tanta bella arte. Uno splendido dipinto di Luisa Rivera è la destinazione della copertina di Undergrowth, un cd/digitale del trio composto da Walter Forestiere (percussioni ed oggetti sonici), Francesco...

Poche note sull’improvvisazione italiana: trombe e tromboni surreali e una smunta camerata

Tra i significati lambiti da Cattedrale con suonatore di tromba, il dipinto di Franco Gentilini del 1955, non si può far a meno di rimarcare l'immediata visuale surrealista che lo compone; tuttavia ve n'è...

Poche note sull’improvvisazione italiana: la ricerca di una movimentazione tra fisicità, elettronica ed atopia

Un'efficace ricerca della qualità andrebbe fatta scremando gli oceani della standardizzazione musicale, oggi infusi dalla carenza progettuale delle idee. I musicisti si trovano (fin dai primi passi dalla loro formazione) di fronte ad una...

Poche note sull’improvvisazione italiana: un sistema di corde con varie propensioni

"....La vita è perpetua improvvisazione. Questa proposta un poco provocatrice nel confronto della razionalità comune, viene a dire che l'improvvisazione -o più precisamente la capacità d'improvvisare un discorso, un racconto, una fantasia musicale, ma...

Poche note sull’improvvisazione italiana: transiti

Una parte del cartellone del festival di Fano Jazz by the Sea ha avuto un interessante indirizzo sotto la rubrica Exodus Stage: gli echi della migrazione. Invitando artisti musicalmente sensibili all'approccio del tema (Ottaviano,...

Poche note sull’improvvisazione italiana: politica economica, accrescimenti e senso del cerimoniale

Quello che Percorsi Musicali ha saputo guadagnare nel tempo è il giusto peso da attribuire alla progettualità degli artisti, calcolando bene il senso della poliedricità da loro espresso. Molti musicisti conservano nel proprio io...

Poche note sull’improvvisazione italiana: riconoscere una nuova musicalità progressista

Imposto una riflessione sul termine "progressivo". Così come in altri campi, in musica la connotazione esatta del suo significato è stata collegata alla visuale seguita: normalmente una musica progressiva dovrebbe essere qualcosa che salvaguardia...

Poche note sull’improvvisazione italiana: vai dove ti porta il suono

Puntata sperimentale e piuttosto lontana da argomentazioni jazzistiche. Si ribadisce l'importanza della produzione del suono e della sua capacità di trasporto accettata non solo emotivamente. Una nuova specie di emozioni, puntellate intellettualmente.   Il timbro del...

Poche note sull’improvvisazione italiana: circoli di resistenza culturale

"...Il filosofo interdisciplinare è quel tale che ama se vautrer nel più fetido lerciume consumistico. E il peggio è che lo fa con suprema voluttà e ovviamente dall'alto di una cattedra già da lui...

Notizie

Festival Archipel 2025

Inutile ribadire come l'Archipel, uno dei principali festival di musica in Svizzera che si tiene a Ginevra, abbia modificato le sue vesti nel tempo....

Stio Festival 2025